Il labirinto di fuoco by Rick Riordan

Il labirinto di fuoco by Rick Riordan

autore:Rick Riordan [Riordan, Rick]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Juvenile Fiction
editore: Mondadori
pubblicato: 2018-06-25T22:00:00+00:00


24

Santa Barbara:

Surf, tacos di pesce e…

Pazzi Romani!

Purtroppo per noi e per il signor Bedrossian, non c’erano tracce della sua Cadillac nella strada in cui l’avevamo parcheggiata.

«Rimozione forzata» annunciò Piper in tono disinvolto, come se le capitasse spesso. E ritornò alla segreteria della scuola. Dopo qualche minuto, spuntò dal cancello davanti alla guida del pulmino verde e oro di Edgarton. Abbassò il finestrino. «Ehi, ragazzi. Vi va una gita di istruzione?»

Mentre ci allontanavamo, Jason lanciò un’occhiata nervosa nello specchietto retrovisore, forse preoccupato che la guardia giurata ci inseguisse e ci chiedesse le giustificazioni firmate prima di lasciare la scuola e andare a uccidere un imperatore romano. Ma non ci seguiva nessuno.

«Dove andiamo?» chiese Piper non appena raggiungemmo l’autostrada.

«Santa Barbara» rispose Jason.

Piper si accigliò, come se quella risposta fosse solo un po’ più sorprendente di “Uzbekistan”. «Okay.»

Seguì le indicazioni per la 101 Ovest.

Per una volta, mi augurai che il traffico fosse intasato: non avevo nessuna fretta di vedere Caligola. E invece le corsie erano quasi vuote. Era come se il sistema autostradale della California del Sud avesse sentito che mi lamentavo e cercasse di vendicarsi.

“Oh, vai pure, Apollo!” sembrava dirmi la 101 Ovest. “Prevediamo un viaggio tranquillo verso la tua umiliante morte!”

Accanto a me, sul sedile posteriore, Meg tamburellava con le dita sulle ginocchia. «Quanto manca?»

Avevo solo una vaga idea di dove fosse Santa Barbara. Sperai che Jason ci dicesse che era lontana; subito dopo il Polo Nord, magari. Non che volessi starmene rinchiuso in un pulmino con Meg così a lungo, ma almeno potevamo fare tappa al Campo Giove e prelevare uno squadrone di semidei pesantemente armati.

«Più o meno due ore» disse Jason, distruggendo le mie speranze. «A nordovest lungo la costa. Stiamo andando a Stearns Wharf.»

Piper si voltò a guardarlo. «Ci sei già stato?»

«Sì. In esplorazione con Tempesta.»

«Tempesta?» domandai.

«Il suo cavallo» disse Piper, poi si rivolse a Jason: «Sei andato lì in esplorazione da solo?».

«Be’, Tempesta è un ventus» commentò Jason, ignorando la domanda di Piper.

Meg smise di tamburellare sulle ginocchia. «Come quei cosi ventosi che aveva Medea?»

«Sì, solo che Tempesta è buono» rispose Jason. «L’ho quasi… non dico addomesticato, ma siamo diventati amici. Di solito, quando lo chiamo, si fa vivo e si lascia montare.»

«Un cavallo di vento.» Meg ci rifletté, senza dubbio confrontando i vantaggi di Tempesta rispetto a quel piccolo demonio col pannolone di Baby Pesca. «Forte!»

«Torniamo alla mia domanda» disse Piper. «Perché hai deciso di perlustrare Stearns Wharf?»

Jason era così imbarazzato che temetti potesse far saltare gli impianti elettrici del pulmino. «La Sibilla» rispose infine. «Mi ha detto che ci avrei trovato Caligola. È uno dei posti in cui si ferma.»

Piper inclinò la testa. «In che senso, si ferma?»

«Il suo palazzo non è un palazzo vero e proprio» disse Jason. «Stiamo cercando una nave.»

Lo stomaco mi abbandonò e prese l’uscita più vicina per tornare a Palm Springs. «Ah» commentai.

«Ah?» chiese Meg. «Ah, cosa?»

«Nell’antichità, Caligola era famigerato per le sue navi del piacere: enormi palazzi fluttuanti con stabilimenti balneari, teatri, statue rotanti, ippodromi, migliaia di schiavi…» Ricordai



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